Intervengono:
Umberto Croppi
Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Filippo La Rosa
Direttore Generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Paola Bonani
Storica dell’arte e Curatrice presso l’Azienda Speciale Palaexpo
Marco Rinaldi
Professore di Storia dell’Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Roma
In occasione del centenario della nascita di Gastone Novelli (Vienna 1925 – Milano 1968), che ha già visto lo svolgimento di due incontri a lui dedicati presso l’Accademia di Francia e in occasione della Festa della Resistenza nel quartiere San Lorenzo, l’Accademia di Belle Arti di Roma ospita una conferenza di presentazione di due mostre dedicate nel 2025 a uno dei maggiori artisti italiani del secondo Novecento.
Dichiara Filippo La Rosa, Vice Direttore Generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione: “L’opera di Gastone Novelli ha i tratti di chi mette l’Italia al centro e poi volge lo sguardo, alternativamente, alla Francia e al Brasile, paesi i cui movimenti artistici in quel momento si rincorrevano l’un l’altro. Sono sempre stato ammirato di come, decenni dopo la sua esperienza paulista, la sua impronta sia ancora così profonda e feconda. Gruppi di studenti e di studiosi, che ruotano intorno al MAC Ibirapuera, si nutrono del suo lavoro così come i letterati francesi che Novelli ha incontrato più avanti nella sua vita. Pochi artisti italiani fuori dai “movimenti” canonici hanno avuto, nel ‘900, questa capacità di attrazione su esponenti artistici di diversi continenti.”
L’evento è organizzato con la collaborazione dell’Archivio Gastone Novelli, Roma.
LE MOSTRE:
“L’arte deve vivere al sole”. Gastone Novelli in Brasile
a cura di Ana Gonçalves Magalhães e Marco Rinaldi
con la collaborazione dell’Archivio Gastone Novelli, Roma, e dell’Istituto Italiano di Cultura, São Paulo
São Paulo, Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo
2 agosto – 12 ottobre 2025
La mostra a San Paolo si focalizzerà sul periodo trascorso dall’artista in Brasile, che va dal 1949 al 1954.
Il Brasile degli anni Cinquanta costituisce un fertile terreno di transiti e presenze italiane e internazionali, che producono un grande fermento e animano la scena culturale e artistica: da Pietro Maria Bardi, direttore della rivista “Habitat” e fondatore e direttore del Museo d’Arte di San Paolo, progettato dalla moglie Lina Bo, agli architetti Rino Levi, Daniele Calabi, Giancarlo Palanti, Gio Ponti, Pier Luigi Nervi, i BBPR, fino a Franco Albini e Franca Helg; fondamentali sono poi stati i passaggi più antichi di Le Corbusier e di Max Bill, oltre che le mostre di Alberto Magnelli e Paul Klee ospitate dalle Biennali di San Paolo.
È in questo clima che vengono a formarsi il primo linguaggio astrattista e le prime formulazioni della poetica di Novelli, in sintonia con il concretismo brasiliano e sulla scorta delle suggestioni prodotte dalla riflessione sui lavori di Magnelli, Bill, Klee e non ultimo Corrado Cagli. Nello stesso periodo avvia l’attività didattica presso il Museo d’Arte di San Paolo e si dedica alla produzione ceramica e alla realizzazione di allestimenti espositivi, mentre i suoi interessi si volgono anche verso la lingua degli indios Guaraní.
La mostra costituirà una rassegna pressoché completa della sua produzione pittorica e grafica del periodo brasiliano, tappa fondamentale di maturazione dell’artista e delle sue prime riflessioni sul linguaggio.
Gastone Novelli
a cura di Elisabetta Barisoni e Paola Bonani
con la collaborazione dell’Archivio Gastone Novelli, Roma
Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
25 ottobre 2025 – 22 febbraio 2026
L’esposizione di Venezia invece offrirà una ricognizione completa del suo percorso di ricerca attraverso la raccolta di circa 60 opere tra le più significative presenti nelle collezioni pubbliche e private italiane. Il percorso comprenderà tutte le diverse fasi della ricerca di Novelli, partendo dalle primissime prove gestuali e segniche degli anni de “L’Esperienza Moderna”, rivista fondata con Achille Perilli alla fine degli anni Cinquanta, fino alla maturazione all’inizio degli anni Sessanta della sua personale poetica, in cui si fondono scrittura e immagini, per giungere ai lavori della fine del decennio, momento in cui la parola e l’azione dell’artista tornano a essere investiti di un più esplicito significato etico e politico. A Ca’ Pesaro saranno inoltre raccolte nuovamente per la prima volta le opere con cui Novelli scelse di presentarsi nelle due importanti edizioni della Biennale di Venezia del 1964 e del 1968.
Infine, un’ultima iniziativa riguarderà la pubblicazione del volume Novelli A-Z, a cura di Paola Bonani, per i tipi di Electa, in uscita a ottobre.
Gastone Novelli nasce nel 1925 a Vienna. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipa alla Resistenza, viene arrestato, torturato e condannato a morte. La pena viene commutata in carcere a vita e viene liberato all’ingresso delle truppe alleate a Roma il 4 giugno 1944.
Nel 1948 compie il primo viaggio in Brasile, dove inizia la sua attività artistica.
Nel 1955 si stabilisce a Roma e si inserisce rapidamente nell’ambiente artistico della città grazie all’amicizia con Emilio Villa.
Nel 1957 compie diversi viaggi a Parigi, dove incontra Tristan Tzara, André Masson, Man Ray e Hans Arp. Lo stesso anno fonda con Achille Perilli la rivista “L’Esperienza Moderna” e la Galleria La Salita di Roma gli dedica una personale.
A partire dagli anni Sessanta frequenta Samuel Beckett, Georges Bataille, Pierre Klossowski, René de Solier e avvia una stretta amicizia con Claude Simon, che in uno dei suoi ultimi libri, Le Jardin des Plantes (1997), racconta la profonda consonanza intellettuale e creativa che lo legava all’artista. Con alcuni di loro Novelli avvia vere e proprie collaborazioni: con Beckett prepara un progetto editoriale per illustrare L’image, rimasto poi incompiuto; nel 1962 realizza il libro unico per Histoire de l’œil di Bataille, mentre nel 1965 commenta con le tavole del libro Das Bad der Diana il mito di Diana e Atteone, analizzato da Klossowski.
Inizia a collaborare con gli scrittori della neoavanguardia italiana, con i quali condivide la medesima tensione verso la sperimentazione linguistica.
Nel 1964 fonda con Perilli, Alfredo Giuliani e Giorgio Manganelli la rivista “Grammatica”. Vince il Premio Gollin alla Biennale di Venezia dove è invitato con una sala personale.
Nel 1966 pubblica il libro Viaggio in Grecia, vera e propria summa di anni di riflessioni sul linguaggio e di peregrinazioni in universi segnici, che vanno dalla psicologia del profondo, al mito, fino al definitivo approdo all’antropologia e allo strutturalismo di Claude Lévi-Strauss.
Nel 1968 viene di nuovo invitato alla Biennale veneziana con una sala personale, ma per protesta contro l’intervento della polizia all’interno dei Giardini si rifiuta di esporre le sue opere rovesciandole contro le pareti. In ottobre è a Milano, dove inizia l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Brera. Muore il 22 dicembre per un collasso postoperatorio.
Novelli ha esposto nei più importanti musei e istituzioni italiane e internazionali. Oggi le sue opere sono conservate al MoMA di New York, alla National Gallery di Washington, al MASP di San Paolo, al British Museum di Londra, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al Museo del Novecento di Milano e alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.