Flavia
Matitti

Insegnamenti:
Corso di:
Storia dell'Arte Contemporanea
Primo livello
Secondo livello
Biografia

Flavia Matitti (Amsterdam, 1964) è storica dell’arte e giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2003. Vive e lavora a Roma, dove insegna Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti. È autrice di un centinaio di pubblicazioni tra voci, schede e saggi in cataloghi di mostre, atti di convegni, riviste scientifiche, enciclopedie e volumi monografici. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l’arte italiana del Novecento, l’iconografia e il mecenatismo romano fra Sei e Settecento.
Fa parte del comitato scientifico dell’Associazione Fausto Pirandello (AFP) fin dalla sua costituzione (2012) e al pittore ha dedicato numerosi studi, tra cui la raccolta di scritti «Riflessioni sull’arte», con Claudia Gian Ferrari (Abscondita, Milano 2008) e il libro «Fausto Pirandello. Gli anni di Parigi 1928-1930» (Artemide, Roma 2009). Come curatrice ha ordinato diverse esposizioni, tra cui di recente la mostra «Una storia nell’arte. I Marchini tra impegno e passione» (2022), curata con Fabio Benzi, Arnaldo Colasanti, Gianni Dessì e Italo Tomassoni per l’Accademia Nazionale di San Luca (poi al CIAC di Foligno).

Titoli di studio, formazione ed esperienza didattica:
Nel 1988 ha conseguito con 110 e lode la laurea (quadriennale) in Lettere all’Università La Sapienza di Roma con una tesi in Iconografia e Iconologia dal titolo «Le tentazioni di Sant’Antonio abate: sviluppi e problematiche di un tema iconografico» (relatore prof.ssa Claudia Cieri Via). Nel 1993 ha conseguito con 70 e lode la Specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Siena, con una tesi su «Le mostre al Circo Massimo (1937-38). Arte e propaganda a Roma sotto il fascismo» (relatore prof. Enrico Crispolti). Ha vinto, per l’intera durata del corso di Specializzazione (triennale), una borsa di studio stanziata dal Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Tra il 1989 e il 1995 su incarico della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma (sotto la direzione della dott.ssa Rosanna Barbiellini Amidei) e della Soprintendenza Speciale alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ha svolto attività didattica e di catalogazione. Dal 1992 al 2002 ha collaborato con il prof. Maurizio Fagiolo dell’Arco, svolgendo attività di ricerca nell’ambito del Novecento e del Barocco romano, con particolare attenzione al mecenatismo del cardinale Pietro Ottoboni (1667-1740).
Docente di ruolo dal 1995, ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Milano (Brera), Palermo, Napoli, Bologna, Firenze e dal 2015 Roma.
Nel 2018 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale per la Storia dell’arte (settore concorsuale 10/B1, 2 fascia; validità dal 2018 al 2024).

Storia dell'Arte Contemporanea
Programma

TRIENNIO

«TRAIETTORIE NELL’ARTE CONTEMPORANEA DAL NOVECENTO AL NUOVO MILLENNIO (1900-2025)»

Il corso si tiene nel 1° e nel 2° semestre (gli argomenti possono variare)
1° SEMESTRE [per gli studenti di Fotografia e Video] – Aula 308, ore 15-18
2° SEMESTRE [aperto a tutti gli studenti] – Aula 205, ore 15-18

Programma
Il corso, dal titolo Traiettorie nell’arte contemporanea dal Novecento al Nuovo Millennio (1900-2025), si propone di raccontare la storia dell’arte contemporanea, dall’inizio del Novecento fino a oggi, attraverso una serie di temi-chiave che tracciano altrettanti percorsi, traiettorie, nel panorama creativo contemporaneo.
Alla base c’è il desiderio di raccogliere la sfida che, soprattutto nel Nuovo Millennio, diversi musei d’arte contemporanea, a cominciare dalla Tate Modern (Londra), hanno lanciato alla storia dell’arte, esponendo le proprie collezioni secondo percorsi tematici che ignorano deliberatamente la cronologia, «per sorprendere con leggerezza e provocare l’emozione» (Jean-Hubert Martin).
Accogliendo dunque alcuni spunti provenienti da questa tendenza museografica, le lezioni saranno mono-tematiche (monografiche) e la narrazione non sarà cronologica, ma si muoverà seguendo affinità, corrispondenze, differenze, contrapposizioni, con la libertà di accostare artisti spesso lontani tra loro per generazione, provenienza geografica, poetica, linguaggio, materiali e procedimenti impiegati.
Lo scopo, tuttavia, non è quello di rinunciare alla prospettiva storica, al contrario l’obiettivo è fornire agli/alle studenti/esse gli strumenti interpretativi indispensabili per orientarsi e «navigare» con consapevolezza critica in questa situazione di incertezza cronologica.
Durante ogni lezione verrà perciò illustrato il lavoro di singole personalità e di movimenti attivi sulla scena artistica nazionale e internazionale dal 1900 fino a oggi (e talvolta facendo riferimento anche ai secoli precedenti), inquadrando storicamente ogni artista, in modo da far emergere con evidenza la poetica e le motivazioni che sono alla base del suo lavoro. Molto spazio sarà riservato alla discussione e alla riflessione, anche nel tentativo di storicizzare il presente.
La didattica prevede lezioni teoriche (con l’ausilio di proiezioni in powerpoint e di filmati) e, se/quando possibile, visite a mostre, musei, gallerie private e altri luoghi di interesse storico-artistico.

Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una visione d’insieme sull’arte che va dal 1900 fino a oggi, certo non esaustiva, ma il più possibile varia e stimolante.
Nel corso delle lezioni gli/le studenti/esse si eserciteranno a sviluppare quegli strumenti storico-critici che li metteranno in grado di collocare l’artista e il suo lavoro nel tempo e nella società. Particolare attenzione sarà rivolta, inoltre, a illustrare i fondamenti metodologici della disciplina storico-artistica.

Modalità d’esame
La preparazione degli/delle studenti/esse sarà valutata attraverso un esame orale.
Per l’esame orale gli/le studenti/esse dovranno preparare un proprio percorso tematico autonomo, sul modello di quelli svolti a lezione, che preveda lo studio approfondito di una trentina di opere di almeno dieci artisti diversi, da scegliere all’interno del periodo cronologico 1900-2025 (vedi il PDF “FAQ – Istruzioni per l’esame orale”).
La scelta del tema e la relativa bibliografia andranno assolutamente concordati con la docente e la bozza del proprio ppt/pdf sottoposta all’approvazione della docente nel corso di una o più revisioni. Gli/le studenti/esse illustreranno l’argomento scelto attraverso una presentazione in ppt (o pdf).
Attenzione! Il voto finale terrà conto anche della partecipazione attiva al corso, durante il quale sono previste alcune esercitazioni.

Informazioni su
Bibliografia orientativa facoltativa

Utili strumenti di consultazione e approfondimento:
M. CORGNATI, F. POLI, Dizionario dell’arte del Novecento. Movimenti, artisti, opere, tecniche e luoghi, Bruno Mondadori, Milano 2001.
E. CRISPOLTI, Come studiare l’arte contemporanea, Donzelli editore, Roma 1997.
H. FOSTER, R. KRAUSS, Y.-A. BOIS, B.H.D. BUCHLOH, Art since 1900. Modernism, Antimodernism, Postmodernism, Thames & Hudson, London 2004 (seconda edizione inglese aggiornata, 2011).
H. FOSTER, R. KRAUSS, Y.-A. BOIS, B.H.D. BUCHLOH E D. JOSELIT, Arte dal 1900. Modernismo, antimodernismo, postmodernismo, seconda edizione italiana a cura di E. GRAZIOLI, Zanichelli, Bologna 2013.

Per una panoramica sull’arte dal 1800 a oggi si consigliano i seguenti manuali:
G.C. ARGAN, A. BONITO OLIVA, L’Arte moderna 1770 – 1970. L’Arte oltre il Duemila, Sansoni-RCS, Milano 2002 (non adatto agli studenti che ancora non abbiano raggiunto un’ottima conoscenza della lingua italiana).
G. BORA, G. FIACCADORI, A. NEGRI, A. NOVA, I luoghi dell’arte. Storia, opere, percorsi, Electa-Bruno Mondadori, Milano 2003, vol. 5, Dall’età neoclassica all’Impressionismo; vol. 6, Nascita e sviluppi dell’arte del XX secolo.
G. DORFLES, F. LAUROCCI, A. VETTESE, Storia dell’arte. L’Ottocento, vol. 3, Atlas, Bergamo, 2004; G. DORFLES, A. VETTESE, Storia dell’arte. Il Novecento e oltre, vol. 4, Atlas, Bergamo, 2005.
S. SETTIS, T. MONTANARI, Arte. Una storia naturale e civile, Mondadori-Einaudi, Milano-Torino, 2019, vol. 5, Dal Postimpressionismo al Contemporaneo.

A quanti non abbiano mai studiato la storia dell’arte si consiglia, per un primo orientamento, la lettura di:
E. H. GOMBRICH, La storia dell’arte raccontata da E.H. Gombrich, Einaudi, Torino 1966 (o altre edizioni, tra cui La storia dell’arte di E.H. Gombrich, Phaidon 2008).

Su Teams, nei materiali del corso, saranno a disposizione i seguenti PDF:
• FAQ (Frequently asked questions) – Istruzioni per l’esame orale
• Siti utili per informazioni e immagini di arte contemporanea
• Ulteriore bibliografia facoltativa

Storia dell'Arte Contemporanea
Programma

BIENNIO

«TERRITORI DOMESTICI»

2° SEMESTRE
Orario lezione: mercoledì 15.00-18.00 – Aula 305.
Nel Team verranno comunicati gli orari del ricevimento e gli eventuali spostamenti.

Gruppo di studio
Il corso si rivolge alle studentesse e agli studenti del Biennio, che si presuppone abbiano già una buona conoscenza generale della storia dell’arte occidentale.
Il corso è concepito come un gruppo di studio e, affinché funzioni, è necessario che i partecipanti sentano il desiderio di mettere le proprie conoscenze a disposizione degli altri. Sono dunque requisiti indispensabili:
1) la partecipazione attiva alle lezioni anche tramite esercitazioni; 2) spirito di gruppo;
3) un’ottima conoscenza della lingua italiana.

Programma
Il corso prosegue e approfondisce alcune tematiche emerse a partire dall’anno accademico 2019-2020 in seguito all’esperienza della pandemia da Covid-19 e del lockdown.
Uno degli effetti più vistosi e impressionanti dei provvedimenti adottati per contenere il diffondersi del Covid-19 è stato il lockdown, che ha avuto come conseguenze lo svuotamento degli spazi urbani e dei luoghi della collettività e la saturazione degli spazi privati e dei luoghi domestici.
La giornalista americana Julie Lasky, specializzata in questioni legate al design, in un articolo intitolato La ragione estetica della webcam (“La Repubblica”, 1° aprile 2020, p. 32) rifletteva su come lo smart working, il lavoro da casa, e i sistemi di videocomunicazione abbiano:
1) rivoluzionato gli spazi domestici (spesso, infatti, occorre riorganizzare la propria stanza o la propria casa, prestare attenzione alle luci e ai suoni, e a cosa si vede nello sfondo durante una videoconferenza);
2) esposto la propria sfera privata ad occhi estranei;
3) imposto forme inedite di rappresentazione di sé.
La casa può essere considerata un luogo protettivo, un microcosmo che ci somiglia, un riparo, un rifugio (“casa, dolce casa”), il luogo delle gioie familiari e del riposo, ma, a seconda delle situazioni, può anche essere percepita come una prigione, uno spazio dove ci si sente reclusi,
isolati, o perfino può trasformarsi in un luogo pericoloso dove si è minacciati (si pensi al fenomeno dei femminicidi).
Nel nuovo millennio il concetto stesso di casa sembrava un mito superato, non più adatto a chi conduceva vite e carriere fluide. Ma con la pandemia la parola d’ordine è diventata #iorestoacasa, e avere una casa dove tornare è apparso improvvisamente essenziale.
D’altra parte, il grido d’allarme “la nostra casa è in fiamme” lanciato da Greta Thunberg si fonda sull’idea che l’intero pianeta Terra sia la nostra casa, in un’ottica ecologista e ambientalista.
A questo punto è interessante soffermarsi a riflettere sul significato originario di alcuni termini. Il termine composto “eco-logia”, coniato nel 1866 dal biologo e artista tedesco Ernst Haeckel – Oekologie – fa riferimento a un “discorso” (dal greco logos) della “casa” (dal greco oikos), casa intesa come luogo, ambiente nel quale vivono gli organismi (piante, animali, persone). Ma è anche interessante ricordare che rientrano in uno stesso campo semantico sia il termine abitare dal verbo latino habitare (frequentativo di habère, “avere”) che vale come continuare ad avere, aver consuetudine in un luogo, abitarvi, sia il termine habitat (s.m., terza persona singolare del verbo latino habitare, “egli abita”), nel senso di “ambiente”, sia il termine abito, inteso come veste, vestito, che deriva dal latino habitus (da habito frequentativo di habeo dal verbo habère, “avere”), propriamente “aspetto”, che può acquistare tante sfumature: modo di essere, comportamento abituale, avere un’abitudine, una forma.
Tenendo dunque conto di queste diverse suggestioni, il corso affronterà alcuni nuclei tematici legati all’idea di “casa”, intesa come spazio domestico, spazio urbano e ambiente naturale, di qui il titolo del corso, che è quasi un ossimoro: Territori domestici.

Obiettivi formativi
L’obiettivo è favorire un approccio meno “scolastico” e più personale alla storia dell’arte, che tenga conto degli interessi specifici maturati dalle studentesse e dagli studenti.

Modalità d’esame
L’esame consiste nel preparare una vera e propria lezione su un argomento a scelta legato alle tematiche del corso. Lo/a studente/essa terrà la propria lezione agli altri partecipanti con l’ausilio di un powerpoint o PDF (la lezione dovrà durare circa 30 minuti). È evidente che, per avere la presenza degli altri partecipanti, la lezione dovrà svolgersi necessariamente nel periodo di durata del corso.
L’argomento a scelta andrà preventivamente concordato con la docente, che nel corso di alcune revisioni ne seguirà le diverse fasi di sviluppo, fornendo indicazioni e bibliografia.

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f.matitti@abaroma.it